Alfonso Di Giacomo nasce ad Aragona, in Sicilia, nel 1934, un piccolo paese situato a 13 km da Agrigento, città della Valle dei Templi, e a circa 20 km dal mare. A vent’anni si trasferisce a Roma, dove frequenta una scuola d’arte.
Successivamente, per motivi di lavoro, si trasferisce in Germania, dove inizia la sua ricerca pittorica. Negli anni ‘80 torna in Italia, stabilendosi a Somma Lombardo, in provincia di Varese, e applicando le sue conquiste artistiche all'arredamento e al design.
La sua tecnica originale è il frutto di una ricerca durata quarant’anni, con risultati straordinari: il legno, utilizzato nei suoi collage, viene reso trasparente e trattato in modo unico, rivestito da pitture naturali che lo rendono inalterabile nel tempo.
Inoltre, le decorazioni e il fondo delle sue opere sono privi di solventi e non elettrostatici, quindi resistenti alla polvere. Autodidatta, la sua tecnica nasce da un’indagine chimica e fisica sui materiali, alimentata da un’inesauribile curiosità per la sperimentazione di pigmenti alchemici e indistruttibili, ispirati alla natura in costante mutamento. Di Giacomo riesce a renderla immortale nei suoi dipinti.
Nella mostra Le cravatte lignee, l’artista presenta una serie di quindici opere in cui la cravatta diventa protagonista. In questi lavori si concretizza la sua lunga ricerca sulla materia e sul colore: in un originale e ironico legame con il mondo effimero e mutevole della moda, le sue creazioni assumono un carattere eterno. L’opera di Di Giacomo si distingue per l’originalità e la capacità di coniugare passato e futuro, creatività e concretezza. La sua continua sperimentazione artistica lo porta a sviluppare tecniche sorprendenti, recuperando e trasformando materiali naturali. Sottilissime trame, simili a ragnatele, vengono estratte da radici, poi separate, dipinte, dorate e applicate su vari supporti. Così vetro, legno e metalli acquisiscono raffinate tonalità e decorazioni, generando una materia ricca di variazioni, impiegata dall’artista per la creazione di quadri e sculture.
L’opera di Di Giacomo si distingue per l’originalità e la capacità di coniugare passato e futuro, creatività e concretezza. La sua continua sperimentazione artistica lo porta a sviluppare tecniche sorprendenti, recuperando e trasformando materiali naturali. Sottilissime trame, simili a ragnatele, vengono estratte da radici, poi separate, dipinte, dorate e applicate su vari supporti. Così vetro, legno e metalli acquisiscono raffinate tonalità e decorazioni, generando una materia ricca di variazioni, impiegata dall’artista per la creazione di quadri e sculture.
Nel corso della sua carriera, ha esposto in numerose gallerie e spazi pubblici..
Nel 2000 torna definitivamente nel suo paese natale, dove continua a realizzare le sue opere. Attualmente vive in una piccola casa nel centro storico di Aragona, da cui gode di una splendida vista sul paese e sulle campagne circostanti. La casa, con un giardino di circa 400 mq, è interamente arredata con pezzi realizzati dall’artista stesso. Qui, in questo spazio che è al tempo stesso casa e laboratorio, Di Giacomo continua la sua ricerca artistica.
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